01.11.2023
Grande condominio

Sostituzione di quattro riscaldamenti elettrici ad accumulo: pompe di calore geotermiche quale soluzione ottimale

Fino al 2021, le quattro unità abitative all’Obchilchweg 3 di Horw avevano ciascuna un sistema di riscaldamento dei locali elettrico ad accumulo. Nel frattempo gli appartamenti vengono riscaldati con pompe di calore geotermiche. Scoprite qui come si è svolta la sostituzione.

In passato, i residenti dei quattro appartamenti di proprietà siti all’Obchilchweg 3 a Horw utilizzavano ognuno un riscaldamento elettrico ad accumulo centrale. Già nel 2015, l’allora amministratore Hans-Rudolf Stutz aveva proposto all’assemblea dei condomini di rinnovare il riscaldamento, ben consapevole che prima o poi sarebbe stato necessario sostituire i quattro sistemi di riscaldamento elettrico ad accumulo centrali.

Vagliate diverse opzioni di riscaldamento
Trovare un sistema di riscaldamento adatto è stato tutt’altro che semplice. «Un deposito di pellet avrebbe richiesto troppo spazio, l’allacciamento alla rete del gas non era possibile e non volevamo un sistema ad olio combustibile», spiega Hans-Rudolf Stutz. Era stato anche preso in considerazione un progetto di teleriscaldamento con acqua di lago al quale avrebbe potuto essere allacciato l’immobile. «Per fortuna non abbiamo dato seguito a questa opzione!» scherza l’86enne. Il progetto, infatti, non ha ancora visto la luce… I proprietari sono giunti alla conclusione che l’energia geotermica fosse l’unica fonte energetica adatta a riscaldare il loro immobile.

Se un tempo il calore nei locali era generato da quattro riscaldamenti elettrici ad accumulo centrali, oggi viene fornito da quattro pompe di calore.

Un riscaldamento centralizzato sarebbe risultato eccessivamente costoso
Nel 2016 Hans-Rudolf Stutz si è rivolto alla Herzog Haustechnik AG per far valutare differenti varianti. Alla fine i proprietari per piani hanno deciso di dotare ogni appartamento di una propria pompa di calore da 8,65 kW. «Abbiamo sempre avuto sistemi di riscaldamento autonomi per ogni unità abitativa. Passare a un sistema centralizzato per l’intero edificio sarebbe stato non solo molto oneroso, ma anche molto più costoso», spiega Hans-Rudolf Stutz. Con l’offerta in tasca, i lavori avrebbero potuto iniziare subito, ma i proprietari hanno preferito attendere cinque anni prima di risanare l’impianto. Scaduto il termine, l’impresa ha potuto avviare i lavori.

Risanare di preferenza in estate
Nonostante avesse ormai lasciato la carica di amministratore, all’inizio del 2021 Hans-Rudolf Stutz ha preso in mano le redini del progetto di risanamento, fissando con la Herzog Haustechnik AG il mese di agosto per l’inizio dei lavori. «Risanare in estate è ideale, così si evita di dover installare un riscaldamento temporaneo», spiega il responsabile del progetto Mike Licini. Il 23 agosto 2021 è quindi iniziato lo smantellamento dei vecchi riscaldamenti. Dopo aver effettuato le perforazioni per le quattro sonde geotermiche sul piazzale dell’immobile, gli operai hanno scavato un canale per le condutture fino all’edificio.

Il riscaldamento funziona a meraviglia
«Abbiamo installato le quattro sonde geotermiche, poi le abbiamo condotte all’edificio e collegate a un collettore nel pozzo lungo la parete esterna», spiega Mike Licini. Dal collettore due condotti principali entrano nell’edificio e si diramano verso le singole pompe di calore. «Se avessimo condotto ciascuna delle quattro sonde geotermiche singolarmente alla rispettiva pompa di calore, la parete dell’immobile avrebbe dovuto essere forata in otto punti anziché due. Avremmo anche dovuto montare otto condutture nell’edificio, ma non c’era spazio a sufficienza», aggiunge Mike Licini. Inoltre questa soluzione avrebbe fatto lievitare di parecchio i costi. I lavori sono stati completati nel giro di sole tre settimane. E oggi, dopo due anni di energia rinnovabile prodotta dal suolo, Hans-Rudolf Stutz è ancora molto soddisfatto: «Il riscaldamento funziona a meraviglia!» E il consumo di elettricità è calato sensibilmente.

Informare per tempo sull’argomento
Ai proprietari per piani che desiderano sostituire il riscaldamento, Hans-Rudolf Stutz consiglia di affrontare per tempo la questione. L’esperto di riscaldamenti Mike Licini concorda: «In autunno fissiamo le scadenze dei lavori per l’estate successiva: al più tardi a questo punto bisognerebbe sapere quale sistema si preferisce».

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I lavori di costruzione si sono svolti senza intoppi. La trivella si è messa in marcia poco dopo l’avvio del cantiere.
Le perforazioni per le quattro sonde geotermiche sono state realizzate sul piazzale.
Per collegare le sonde tra loro è stato scavato un canale.

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Frau sitzt vor Laptop mit Heizkostenrechner-Website offen.
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