03.10.2023
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Probabilmente avete già sentito parlare del fatto che, a causa dell’elevata domanda, l’installazione di sistemi di riscaldamento a energie rinnovabili potrebbe subire dei ritardi. Leggete qui come il settore edifici affronta questa situazione e cosa potrebbe significare per la sostituzione del vostro impianto di riscaldamento.
Entro il 2050 tutti gli edifici dovranno essere riscaldati con energia rinnovabile. A tal fine, ogni anno bisogna sostituire circa 40 000 sistemi di riscaldamento elettrici diretti, a olio e a gas. Questo obiettivo rappresenta una grande sfida per gli operatori di mercato.
Il passaggio rapido alle energie rinnovabili richiede ulteriori specialisti
Ogni anno sempre più impianti di riscaldamento sono sostituiti con sistemi rinnovabili. Da un’indagine di ImmoClima Svizzera, l’associazione svizzera di produttori e fornitori di sistemi di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione, emerge che nel 2022 il numero di nuovi sistemi di riscaldamento fossili è diminuito di oltre un terzo rispetto all’anno precedente, mentre in tutta la Svizzera è stato installato il 25 % di pompe di calore in più. La tendenza registrata negli ultimi anni prosegue e subisce un’accelerazione. Per questo motivo la Confederazione, i Cantoni e il settore vogliono acquisire rapidamente nuovi specialisti, in grado di sostituire gli impianti e occuparsi della manutenzione dei nuovi sistemi.
La ricerca di personale è impegnativa
Acquisire nuovi specialisti non è un’impresa facile. Attualmente il numero di posti vacanti è nettamente superiore al numero di persone alla ricerca di un impiego. Inoltre è impegnativo trovare un numero sufficiente di nuove leve. Questo quadro è confermato anche da suissetec, l’Associazione svizzera e del Liechtenstein della tecnica della costruzione. «Il numero di collaboratori è stabile, mentre la domanda è in forte aumento. Pertanto il settore potrebbe fare molto di più se potesse contare su un maggior numero di specialisti adeguatamente formati», spiega Christoph Schaer, direttore di suissetec. La ricerca di ulteriori specialisti rappresenta una sfida per le imprese. Inoltre, i cambi di posto di lavoro avvengono perlopiù all’interno del settore. «Raramente vengono reclutate persone provenienti da altri settori», afferma Konrad Imbach, direttore di ImmoClima Svizzera.
Le associazioni del settore e SvizzeraEnergia s’impegnano per reperire specialisti
A causa della domanda elevata, ImmoClima Svizzera e l’Associazione professionale svizzera delle pompe di calore hanno ampliato la propria offerta di formazione e perfezionamento a diversi livelli. Per esempio, da agosto 2023 viene proposto ogni mese un corso sulle pompe di calore, destinato soprattutto al personale specializzato nell’assistenza del settore dei sistemi di riscaldamento a combustibili fossili che desidera ampliare il proprio ambito di specializzazione guardando al futuro. Anche suissetec ha adottato provvedimenti per affrontare l’incremento della domanda. «suissetec organizza da molti anni campagne di immagine e rivolte alle nuove leve per mostrare ai giovani le eccellenti prospettive di un tirocinio professionale e, in particolare, l’importanza delle professioni del settore dell’impiantistica per gli edifici», spiega Christoph Schaer. Inoltre propone vasti programmi di formazione e perfezionamento volti a trattenere gli specialisti in questo settore.Infine, nel 2021, in collaborazione con diverse associazioni di settore e offerenti di formazione, SvizzeraEnergia ha lanciato l’offensiva formativa del settore edifici, un’iniziativa che mira ad acquisire nuovi specialisti attraverso 32 misure. Per esempio, con la promozione delle nuove leve, l’acquisizione di nuove competenze attraverso corsi di perfezionamento ad hoc e il miglioramento dell’immagine delle singole professioni.
Pianificate per tempo la sostituzione del riscaldamento
La domanda in crescita comporta per i clienti la necessità di pianificare in anticipo la sostituzione del riscaldamento. «A seconda del tipo di impianto e delle sue dimensioni, attualmente occorrono da quattro a sei mesi prima che sia possibile installare un impianto di riscaldamento», spiega Konrad Imbach. I ritardi nelle consegne delle pompe di calore, come nel 2022, sono stati fronteggiati implementando ulteriori capacità produttive, per esempio in Germania e in Italia, e non rappresentano più un problema. «Le attuali criticità dipendono dalle capacità delle ditte installatrici», prosegue Imbach. Va inoltre considerato che l’installazione di un nuovo sistema di riscaldamento è più onerosa rispetto alla sostituzione con un impianto analogo. Pertanto, l’esperto consiglia di pianificare per tempo il risanamento del riscaldamento e iniziare richiedendo una prima consulenza «calore rinnovabile».
La prima consulenza «calore rinnovabile» è gratuita per la sostituzione di un impianto di generazione di calore con più di dieci anni che funga da riscaldamento principale dei locali – indipendentemente dalla categoria dell’edificio e dal vettore energetico del vecchio generatore. L’esperto/a «prima consulenza» si occupa di visitare l’edificio e consiglia direttamente sul posto le alternative più adeguate per la sostituzione. Questo primo passo facilita la scelta del sistema di riscaldamento rinnovabile più adatto all’immobile e consente di pianificare tempestivamente la sostituzione.