Il vostro riscaldamento ha più di dieci anni?

Dopo un marzo piuttosto caldo, verso la seconda metà di aprile l’inverno è tornato inaspettatamente a farci visita. Chi osava uscire lo faceva indossando giacca, guanti e cappellino per combattere le basse temperature. Nelle case, i riscaldamenti che erano stati spenti sono tornati a scaldare le stanze a pieno regime. Per garantire che in momenti come questo il riscaldamento funzioni in modo efficiente, dev’essere sottoposto a regolare e accurata manutenzione. È però importante avere anche un «piano B»: se un giorno dovesse smettere di funzionare, in che modo posso sostituire il mio sistema di riscaldamento?

Considerare i costi lungo il ciclo di vita
Soprattutto i proprietari che riscaldano ancora con un sistema di riscaldamento a olio, gas o elettrico, dovrebbero informarsi tempestivamente sulle possibilità future di riscaldare il loro immobile. Già oggi, nella maggior parte dei Cantoni è necessario seguire disposizioni legali concernenti la sostituzione del riscaldamento. Queste prevedono, ad esempio, che durante la sostituzione di un riscaldamento fossile una determinata percentuale del calore prodotto provenga da fonti rinnovabili, oppure che venga risparmiata mediante misure atte a migliorare l’efficienza energetica. Non è quindi praticamente più possibile sostituire un riscaldamento fossile con un altro riscaldamento fossile. Solitamente, comunque, una tale sostituzione non ha senso nemmeno dal punto di vista economico.

Per avere una panoramica completa e precisa delle disposizioni di legge e delle possibilità tecniche, bisognerebbe prevedere tempo sufficiente. In questo modo è possibile controllare con precisione gli aspetti economici e soprattutto analizzare nella maniera corretta i costi lungo il ciclo di vita del sistema di riscaldamento che viene preso in considerazione. In quest’analisi globale vengono considerati non solo i costi d’acquisto, ma anche le spese di manutenzione, i costi energetici, gli eventuali incentivi e le detrazioni fiscali. Così si ottiene un quadro preciso di quanto costa effettivamente la sostituzione del riscaldamento. Nella maggioranza dei casi in quest’analisi globale i sistemi di riscaldamento a energie rinnovabili risultano essere più vantaggiosi rispetto a quelli fossili. Se volete confrontare i costi di riscaldamento di diversi sistemi, qui potete ottenere una prima panoramica con pochi clic.

Approfittare della consulenza gratuita
Cosa significa pianificare tempestivamente la sostituzione del riscaldamento? Charlotte Lienhard dell’Ufficio federale dell’energia (UFE) chiarisce: «I proprietari dovrebbero cominciare a interessarsi della sostituzione del loro sistema di riscaldamento quando quest’ultimo ha più di dieci anni.» Come primo passo, Lienhard suggerisce di rivolgersi a una prima consulenza «calore rinnovabile» (vedi infobox). Questa offerta di consulenza sviluppata dall’UFE, di cui Lienhard è responsabile, è gratuita per i proprietari di abitazioni se il sistema di riscaldamento ha più di dieci anni. «Attraverso la prima consulenza si scopre quale sistema di riscaldamento a energia rinnovabile sia il più adatto per la casa e quanto denaro sia possibile risparmiare con la sostituzione lungo l’intero ciclo di vita», aggiunge Lienhard spiegando lo scopo dell’offerta. Potete trovare gli esperti e le esperte «prima consulenza» qui.

Chiarire il finanziamento
Una volta che la prima consulenza ha definito quale sistema rinnovabile faccia al caso, ci si può soffermare sui dettagli. Un punto importante è il finanziamento. «Consigliamo di richiedere una consulenza presso la propria banca già prima dell’elaborazione definitiva del progetto», continua Lienhard. «Ciò vale soprattutto quando non è possibile coprire i costi di investimento con capitale proprio.» Secondo Lienhard, attualmente molti istituti finanziari offrono consulenze in materia e sostengono il passaggio a sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile, in parte con offerte speciali.

Per ottenere chiarimenti tecnici più approfonditi, è consigliabile collaborare con una persona esperta del settore del riscaldamento o dell’energia, che possa aiutare nella decisione finale del nuovo sistema di riscaldamento e pianifichi la sostituzione. Inoltre, l’esperto o l’esperta è a conoscenza degli incentivi disponibili in loco e sa come richiederli. Anche in questo caso è necessario prepararsi tempestivamente, poiché la crescente richiesta di sistemi di riscaldamento a energia rinnovabile, come le pompe di calore, impegna attualmente molti installatori.

Decidere autonomamente
Chi si prepara per tempo, quindi, sa già come sostituire il riscaldamento prima che quest’ultimo smetta di funzionare. Rimane però la domanda: quando è il momento giusto per la sostituzione? Meglio aspettare che siano necessari ingenti lavori di manutenzione al riscaldamento attuale oppure programmare l’installazione di quello nuovo quanto prima? «Sta al proprietario decidere. Naturalmente, a causa dei tempi di pianificazione e di installazione, sarebbe meglio non aspettare il momento in cui il riscaldamento attuale smetta di funzionare», consiglia Lienhard. Oltre alla durata di vita del sistema attuale, occorre anche concordare la sostituzione con eventuali ulteriori interventi di risanamento dell’edificio e le possibilità di finanziamento. Non esiste una risposta universalmente valida concernente il momento giusto per la sostituzione del riscaldamento. Secondo Lienhard, però, una cosa è chiara: «Una volta ottenuta l’autorizzazione edilizia, richiesti gli incentivi e assicurato il finanziamento, nulla ostacola il passaggio a un sistema di riscaldamento efficiente e rispettoso del clima.»