02.09.2024
Grande condominio

«I costi del riscaldamento elettrico sono sempre stati enormemente elevati» – anche ai locatari passare a una pompa di calore conviene

Costi dell’elettricità troppo elevati apparterranno presto al passato: dopo una prima consulenza «calore rinnovabile», un proprietario di due case plurifamiliari a Fraubrunnen (BE) ha deciso di sostituire il riscaldamento a pavimento elettrico con una pompa di calore aria-acqua. Eravamo presenti all’installazione dell’apparecchio.

Una pompa di calore attaccata a una gru viene portata in posizione da un operaio.
Nel giro di pochi minuti la pompa di calore è stata portata in posizione.

880 chilogrammi: questo è il peso della pompa di calore che in futuro garantirà il riscaldamento dei locali nelle due case plurifamiliari sulla Solothurnstrasse 22/24 a Fraubrunnen. Sul piazzale della casa vicina si trova una gru gommata che solleverà il pezzo sullo zoccolo di calcestruzzo precedentemente preparato. Senza spendere troppe parole, Mendrit Dakaj, responsabile del progetto Riscaldamento della ASR Haustechnik AG, chiede al team di iniziare con i lavori. Si nota subito che questo compito è pura routine per gli esperti. In un attimo la pompa di calore è fissata al gancio della gru. Ed ecco che il cassone è in aria in men che non si dica. La gru porta la pompa di calore sul retro della casa facendola passare sopra un albero e lì la riporta la suolo. «Ora scendi lentamente», dice uno degli operai al gruista tramite la radio, mentre porta la pompa nella sua posizione finale. In pochi minuti dall’inizio dei lavori, la pompa di calore è già pronta.

Termine del risanamento dietro l’angolo
«È andato tutto nel migliore dei modi», afferma soddisfatto Mendrit Dakaj. Il fulcro di questo risanamento, dalla potenza di 31,7 kilowatt, è pronto e per il responsabile del progetto la fine dei lavori è ormai dietro l’angolo. La pianificazione della sostituzione del riscaldamento è iniziata a novembre. A metà maggio è stato rimosso il vecchio riscaldamento elettrico a pavimento. Successivamente negli otto appartamenti sono stati installati radiatori e condutture. Ora, a metà luglio, sono in corso gli ultimi lavori di montaggio. «Ora portiamo l’accumulatore di calore in cantina. Poi ci occuperemo di allacciare la pompa e l’accumulatore di calore», afferma Dakaj. A partire da quel momento, le case plurifamiliari saranno riscaldate con energia rinnovabile.

Due uomini in piedi davanti a una pompa di calore.
Ogni cosa al posto giusto: per il responsabile del progetto Mendrit Dakaj (a sinistra) e il team da lui incaricato, l’installazione della pompa di calore è una routine.

Una buona azione
Il proprietario delle due case è contento di aver convertito il riscaldamento e di essere passato all’energia rinnovabile. «Nel Cantone di Berna gli attuali riscaldamenti elettrici diretti devono essere sostituiti entro il 1° gennaio 2032. Non volevo aspettare fino a quel momento e ho preferito affrontare per tempo la sostituzione del riscaldamento», afferma. Parlando con il tecnico, gli è stata consigliata la prima consulenza gratuita «calore rinnovabile», di cui ha richiesto l’intervento. L’esperto ha quindi illustrato i sistemi per la sostituzione del riscaldamento e i relativi costi. L’opzione consigliata: una pompa di calore aria-acqua. Grazie alla consulenza competente, la decisione è stata semplice per il proprietario, che oggi è molto soddisfatto della sua scelta: «Con la pompa di calore facciamo una buona azione per l’ambiente. E gli inquilini beneficiano di costi di riscaldamento meno onerosi.»

Riscaldamento della cantina con tubi appena posati sul soffitto
Il sistema di riscaldamento è pronto già pochi giorni dopo la consegna della pompa e dell’accumulatore di calore.

Risanamento di uno stabile abitato
Poiché in tutti i locali sono stati installati dei radiatori, l’intervento di risanamento è stato molto più semplice rispetto a quello che sarebbe stato con un nuovo riscaldamento idraulico a pavimento. In questo modo è stato addirittura possibile risanare gli appartamenti mentre erano ancora abitati. «Naturalmente per un po’ abbiamo sentito rumore, ma gli operai hanno avuto molto riguardo nei nostri confronti», spiega un’inquilina. Inoltre, dall’inizio dei lavori le case erano prive di riscaldamento. Per evitare un riscaldamento provvisorio, si è deciso di programmare il risanamento nei i mesi caldi. L’inquilina trae un bilancio positivo per quanto riguarda il risanamento del riscaldamento: «I costi del riscaldamento sono sempre stati enormemente elevati. Ora la situazione è migliorata.»

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